Viene considerato il precursore della genetica. Il fatto che Mendel fu un uomo di fede ha inciso particolarmente sui suoi studi e sui suoi lavori. In abbazia il suo compito era quello di occuparsi dell'orto, in quel luogo Gregor studiò le caratteristiche delle piante per cercare in principio di ricavarne un profitto in termini di raccolto per la sussistenza di tutto il convento; si ipotizza che nei sui studi abbia analizzato all'incirca 28.000 piante di piselli. Nella sua osservazione però scoprì qualcosa di inaspettato.
Prima di tutto, perchè si servì proprio dei piselli come un'anziana ninfomane?
In primis perchè le piante di piselli sono facili da coltivare e sono veloci a crescere, ma anche perchè è facile staccare l'apparato impollinante delle piante maschio e impollinare solamente le piante che Mendel desiderava studiare.
La rivoluzione più vistosa nel lavoro di Mendel fu però il fatto che applicò per la prima volta la statistica e il calcolo della probabilità alla genetica.
Dopo anni di studi, calcoli e osservazioni riuscì a formulare 3 leggi:
-Legge della dominanza
-Legge della segregazione
-Legge dell'assortimento indipendente
Inizialmente il suo lavoro non venne preso in considerazione da nessuno finchè 35 anni dopo la sua morte Hugo de Vries non prese i suoi scritti, li pubblicò e ne diede l'importanza che tanto desiderava e che non riuscì mai ad ottenere.
In seguito ci furono molti emulatori di Mendel che rifecero i suoi stessi esperimenti:
molti hanno notato che il monaco ebbe un po' troppa fortuna nei suoi calcoli, così tanta che l'ipotesi più accreditata è quella in cui gli si accusa di aver pilotato i propri risultati in modo tale da farli coincidere perfettamente, un po' come fece il prof.Maiolino con la propria tesi di laurea.
Il paradosso della vita in nome della scienza vissuta da un uomo di fede (!?) |
Anziana ninfomane.. ahah
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