Lavorarono indipendentemente l'uno dall'altro ma entrambi si posero la stessa domanda: Perchè i dominanti non eliminano i recessivi? Per ottenere una risposta dovettero necessariamente studiare una popolazione ideale che abbia avuto come caratteristiche essenziali:
- nella popolazione non si verificano mutazioni che alterino il funzionamento di geni
- nella popolazione non deve esserci movimento di individui e geni, perciò deve essere una popolazione chiusa non soggetta a fenomeni di immigrazione o emigrazione (le popolazioni mesopotamiche, per esempio, non sarebbero adatte)
- deve essere una popolazione chiusa, ma abbastanza numerosa affinché valgano le leggi della probabilità e affinché li caso non alteri le frequenze alleliche
- l'accoppiamento tra individui di sesso CHIARAMENTE diverso deve essere casuale
- tutta la popolazione riesce a riprodursi e le proli hanno uguale probabilità di sopravvivere e di riprodursi a sua volta
La ricombinazione genetica, che si verifica negli organismi diploidi, non modifica l'insieme di tutti gli alleli della popolazione (pool genico).
Inoltre, se le 5 condizioni sono verificate, le frequenze degli alleli A e a nella popolazione non si modificano da una generazione all'altra, così come non si modificano le frequenze genotipiche di AA Aa e aa. Il pool genico sarà quindi in una condizione di stabilità, di equilibrio.
Tale equilibrio viene espresso nella seguente espressione
Inoltre, se le 5 condizioni sono verificate, le frequenze degli alleli A e a nella popolazione non si modificano da una generazione all'altra, così come non si modificano le frequenze genotipiche di AA Aa e aa. Il pool genico sarà quindi in una condizione di stabilità, di equilibrio.
Tale equilibrio viene espresso nella seguente espressione